UNO SOLO NON BASTA (installazione precaria)

2022
“A tutti coloro che sono costretti a lasciare la propria casa per guerra, fame, ingiustizie. A tutti quelli che rischiano la vita per tentare di trovare un’altra vita “, così si apre l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, edizione Terra Nuova.

Partendo da questa riflessione sul tema dell’immigrazione, sul dramma dei rifugiati, sui concetti di perdita e di evocazione, Alberta Piazza presenta nello spazio ME.SIA l’installazione site-specific “UNO SOLO NON BASTA”: un grande nido realizzato con metallo, ceramica, gomma, componenti vegetali e carta, accompagnato da un sipario di stoffa e legni, corredata da foto, che l’artista associa metaforicamente alla casa. La casa è il luogo che forse più ci ha rappresentato negli ultimi anni a causa della pandemia, il posto che consideriamo più stabile e protetto nel quale rifugiarci ma, per una parte dell’umanità, è ormai un posto pericoloso da cui scappare. La genesi ed esecuzione del nido hanno coinciso con il continuo protrarsi delle emergenze e il nido sfasciato vuole essere significante del periodo storico che stiamo vivendo. Il nido ormai è abbandonato e in altri luoghi si tenterà di ricrearne altri per metterci affetti e legami. La prassi esecutiva di Piazza ormai da alcuni anni, prevede uno stretto rapporto con il territorio e con i contesti nei quali si trova ad agire: una ricerca che dialoga direttamente con la terra, i suoi semi e fiori, vegetali, animali e minerali, dai quali trae ispirazioni e cromie.